ROMA - In quindici anni il prezzo dell'acqua potabile è raddoppiato, mentre quello delle telefonate è diminuito del 17 per cento. Questi i due estremi raggiunti dal 1995 a oggi dalle principali voci di prezzo dei servizi regolamentati, secondo uno studio dell'Autorità per le tlc apparso sulla Relazione annuale al Parlamento.
Dando un valore 100 al prezzo delle varie voci nel 1995, quello dell'acqua potabile è schizzato a 202 ed è di fatto più che raddoppiato: a parziale consolazione, va detto che la voce pesa solo per lo 0,65 per cento sul paniere dell'inflazione. I servizi di telefonia sono invece gli unici con il segno meno, essendo scesi a 83,1 (e con un peso ben più rilevante, pari al 2,13 per cento).
Rincari di varia entità si registrano invece per tutte le altre voci: sul fronte energetico il gas è salito a 175,5, mentre la luce è arrivata a 133,2. Brutte notizie anche sul lato trasporti: quelli urbani sono a quota 150,4, quelli ferroviari a 139,4 e i pedaggi autostradali si spingono a 141,2. Più contenuti, infine, i rincari dei servizi postali (a 135) e del canone tv (133,7).
In totale, le famiglie italiane, rispetto al 1995, spendono dunque circa il 40 per cento in più tra bollette di vario genere, biglietti e francobolli.
(9 agosto 2009)
FONTE :CORRIERE DELLA SERA

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