domenica 10 novembre 2013

L'accordo sul part time all'Ospedale di Careggi è irricevibile

PART TIME
PERCHÈ   COBAS E USI NON HANNO CONDIVISO  COME  GLI  ALTRI  LA  FIRM


AL DIRETTORE GENERALE AOU CAREGGI
C.A. DR.SSA MONICA CALAMAI


Oggetto: condivisionemappaturaedeterminazioni.

Codesta Azienda in data 25 ottobre 2013 ha presentato alle OO.SS. e alla RSU aziendale un testo
riguardante il rapporto di lavoro a tempo parziale, chiedendone la condivisione. Questo è in gran
parte frutto del lavoro fatto dalla Commissione istituita allo scopo di effettuare una mappatura
dei posti dove era possibile instaurare un rapporto di lavoro con tali caratteristiche.
Gli scriventi pur considerando che il testo presentato presenta notevoli miglioramenti
rispetto a quanto presentato precedentemente e pur apprezzando il lavoro di mappatura svolto dalla
Commissione, rilevano ancora la presenza di punti non condivisibili, in particolare:
1) La impossibilità per il dipendente di far valere appieno le esigenze che hanno motivato la
richiesta dovendo accettare obbligatoriamente percentuale e orario deciso dall’Azienda.
Consideriamo positiva la scelta di aver mitigato la rigidità attraverso la concessione di una
mezz’ora di flessibilità, anche se non è per tutti, ma ci pare che vengano mantenute eccessivi
vincoli di applicazione.
2)        Viene mantenuta una preponderanza totale della percentuale del 83,33% mentre le
opportunità per percentuali diverse sono estremamente limitate o inesistenti.
3)       La percentuale per profilo rimane troppo bassa, addirittura misera per gli O.S.S.  e non
viene presa in considerazione la nostra richiesta di allargare la concessione di part time
attraverso la copertura di posti con nuove assunzioni, fossero pure a tempo determinato.
4)    Nonostante gli impegni precedentemente presi l’Azienda non effettua prima di ogni altra cosa,
una riverifica dei part-time rivalutati nel 2013 dei quali è stata contestata la revoca, la
modifica o comunque effettuato un congelamento.
5)             Non  viene  data  la  possibilità,  su  richiesta  del  lavoratore,  di  una 
modifica
concordata dello sviluppo orario quando c’è parere positivo del responsabile del servizio.
6)          Non è definito chiaramente, ma in maniera che lascia spazio a contenziosi, il
modo di accedere ai posti rimasti liberi o che potrebbero liberarsi nel biennio.
Per le ragioni elencate informiamo la S.V. di non condividere il testo presentato. Distinti saluti
Careggi 26 ottobre 2013
X componente Cobas in R.S.U.             Per Usi sanità Careggi                         Per Cobas
sanità
Roberto Soraggi                              Corrado Lusi                             Francesca
Romano

mercoledì 14 novembre 2012


USIS: CHE FINE Farà LA SANITà pubblica?



CARICHI DI LAVORO DISUMANI, AUMENTO DELLA PRECARIETA’

CONTRATTO NAZIONALE SCADUTO DA ANNI E BLOCCATO FINO AL 2014

SERVIZI DI DIAGNOSTICA DELEGATI A PRIVATI ESTERNI

INTANTO….

INTOCCABILE IL NUMERO DI PRIMARI E RESPONSABILI DI DIPARTIMENTI

SUPER STIPENDI DEI DIRETTORI AZIENDALI

BONUS DI 300 MILA EURO PER IL RISPETTO DEL PATTO DI STABILITA’


Diamo la nostra totale solidarietà ai lavoratori in lotta del S.Raffaele di Milano, contro il licenziamento collettivo per 244 di loro. La stessa Amministrazione ha provveduto a far decadere la RSU eletta dai lavoratori non ritenendola valida. Inoltre son stati disdetti tutti gli accordi integrativi aziendali economici e normativi dal 1973 ad oggi e previsto il passaggio dal contratto nazionale della sanità pubblica a quello della sanità privata. Tutto ciò si traduce che per i restanti lavoratori vi sarà il peggioramento delle condizioni lavorative, il taglio dei salari, l’aumento dei carichi di lavoro e l’annullamento dei diritti conquistati in questi anni da migliaia di lavoratori.
Unione Sindacale Italiana: usi-aitparma@libero.it  usipr.noblogs.org   info S.Raffaele www.usi-ait.org
USIS Parma http://usisanitaparma.blogspot.it/   cell. 3475805720

venerdì 9 novembre 2012



UNIONE SINDACALE ITALIANA -SANITÀ
Sezione Italiana dell’Association Internationale des Travailleurs (A.I.T.)
FEDERAZIONE REGIONALE SANITÀ TOSCANA         
Borgo Pinti 50 rosso -  50100 Firenze
Per info e contatti Tel 331 6329028 – FAX  05579447116



Comunicato sciopero 14 novembre

Considerando che lo sciopero del 14 novembre, pur avendo una scadenza Europea è marcata dal controllo del CES e considerando la modalità con cui è stato indetto da alcune componenti del sindacalismo di base, come Federazione Regionale sanità e come sezioni di Firenze, Siena e Pisa in modo particolare, abbiamo deciso all’unanimità di rimettere qualsiasi decisione sulla nostra adesione alla giornata di mobilitazione da quello che sarebbe emerso dal consiglio nazionale dei delegati.  Premesso che, a  seguito di quanto stabilito dal CND, riunitosi a Reggio Emilia il 4 novembre, L’USI – AIT non aderirà allo sciopero del 14 novembre, fatta eccezione per quei territori dove la lotta in corso ne consente la presenza come ad esempio la Lombardia con le lotte e le vertenze della sanità. Premesso che  lo sciopero è indetto dal CES, organismo internazionale che raccoglie i sindacati più collaborazionisti, concertativi e filo padronali, artefici e complici della politica di macelleria sociale che sta facendo a pezzi il proletariato italiano ed europeo. Premesso che,  riguardo alla situazione italiana, dove a fronte di pesanti provvedimenti governativi contro la classe lavoratrice non si registra una adeguata risposta come sarebbe necessario e da attribuire anche  alla responsabilità della estrema litigiosità del sindacalismo di base il quale ha contribuito a creare sfiducia nella propria stessa base .  La stessa scelta dei cobas infatti di aderire senza un preventivo confronto allo sciopero del 14, pur nella propria legittimità, non aiuta certo nel processo di ricomposizione di base di questo paese.  Cosa più corretta sarebbe stata quella di arrivare alla proclamazione di uno sciopero generale e di un processo di mobilitazione, attraverso un percorso assembleare che  avesse coinvolto tutti i delegati e militanti del sindacalismo di base, soprattutto coinvolgendo le situazioni di  lotta in corso. Premesso che, solo così si può superare l'egemonia e i diktat  delle varie segreterie e ricostruire un tessuto di fiducia nelle strutture di base , la Federazione Regionale Sanità Toscana e le sezioni intercategoriali di Firenze, Pisa e Siena a seguito di una consultazione interna alla Federazione decidono di aderire alla manifestazione  di Firenze ed alle iniziative organizzate nella giornata. La scelta che da tempo abbiamo fatto come sezione nasce dalla volontà e dall’esigenza di stare nelle situazioni di conflitto sociale per cercare di rendere visibile nel territorio una presenza  nel mondo del lavoro , alternativa autogestionaria che noi rappresentiamo. Una scelta di piazza mantenendo in maniera forte la netta distinzione di contenuti e prospettive.  Una scelta che non sempre forse è opportuna, ma che secondo noi in questi ultimi anni ha avuto e forse avrà un senso anche per il futuro.



Per la Federazione sanità Toscana
Corrado Lusi 




giovedì 8 novembre 2012


                Cassazione sul cambio divisa

(AGI) - Roma, 23 lug. - Chi porta una divisa sul luogo di lavoro ha diritto a ricevere una retribuzione anche per il tempo occorrente per indossarla o togliersela di dosso. 


Lo stabilisce la Cassazione, confermando una sentenza della Corte d'appello di Milano con cui era stato riconosciuto il diritto alla retribuzione per i minuti passati a indossare o a togliersi di dosso la divisa aziendale ad alcuni lavoratori. Per i giudici del merito, "il tempo impiegato per la vestizione e svestizione della divisa corrispondeva all'esecuzione di un obbligo imposto dal datore di lavoro" ed era "congruo il tempo di venti minuti complessivi per le operazioni in questione, senza la detrazione dei cinque minuti di tolleranza previsti contrattualmente con la funzione di coprire i ritardi episodici".
Contro tale decisione, il datore di lavoro (una societa') aveva presentato ricorso in Cassazione, rilevando che "prima o dopo la timbratura presso lo spogliatoio il dipendente e' libero di comportarsi come crede: il tempo per vestire e svestire la divisa, sia nello spogliatoio sia nell'abitazione del lavoratore, va comunque sottratto al tempo libero". Per i giudici della sezione lavoro di 'Palazzaccio', il ricorso va rigettato: "l'adempimento di tale obbligo - si legge nella sentenza n. 20179 - deve necessariamente avvenire presso l'unita' produttiva ed e' collegato in sequenza con la timbratura del cartellino marcatempo (la vestizione deve avvenire prima della timbratura in ingresso e la svestizione e' successiva alla timbratura in uscita)".
Se, infatti, "tale operazione e' diretta dal datore di lavoro - spiegano gli 'ermellini' - che ne disciplina il tempo ed il luogo di esecuzione, rientra nel lavoro effettivo e di conseguenza il tempo ad essa necessario deve essere retribuito". (AGI)


UNIONE SINDACALE ITALIANA -SANITÀ
Sezione Italiana dell’Association Internationale des Travailleurs (A.I.T.)
     

  NUOVA STANGATA SUI LAVORATORI PUBBLICI E SU TUTTA LA POVERA GENTE!

 COSA DOBBIAMO ANCORA ASPETTARE PER RIBELLARCI!!!

-Blocco dei contratti del pubblico impiego fino al 2017 (sblocco fra cinque anni) e furto anche dei miseri 4 spiccioli dell’indennità di vacanza contrattuale: in una parola sempre più poveri!

 -Ulteriore taglio di 1 miliardo e mezzo alla sanità! Una ecatombe!! Solo in Toscana si prevedono 2 mila posti-letto in meno!!!

 -Licenziamento dei precari nella scuola e aumento delll'orario settimanale per gli insegnanti di ruolo! -L’imposizione della pensione a 67 anni!

 -Migliaia sono gli esodati tutt’ora senza copertura, mentre al parlamento, alla regione, nei comuni gli “eletti”succhiano tutte le risorse disponibili!

 -Aumento dell'1% dell'IVA con una conseguente ulteriore ondata di aumento dei prezzi che andranno a gravare su salari non protetti dai rinnovi contrattuali! Cgil, Cisl, Uil si lamentano sui gravi danni che subiscono i lavoratori dalla pesante decurtazione dei salari, ma si guardano bene dallo sfidare, il governo “amico”, sul terreno di una vera lotta. In Spagna ed in Grecia i lavoratori stanno dando battaglia contro la dittatura dei capitalisti dei finanzieri degli euro-burocrati! E noi lavoratori italiani cosa aspettiamo ad unirci nella lotta!!! 


L'USI LAVORA PER COSTRUIRE FORME DI LOTTA PROLUNGATE ED INCISIVE Segreteria Nazionale della Unione Sindacale Italiana (USI-AIT)-Federazione Nazionale Sanità

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