giovedì 3 settembre 2009

Tagli alla scuola: il Codacons denuncia il ministro Gelmini

ROMA - Il Codacons denuncia il ministro
dell´Istruzione, Mariastella Gelmini, e i direttori scolastici
regionali a 104 procure per interruzione e turbativa di pubblico
servizio e violazione delle norme sulla sicurezza delle classi
che superano i 25 alunni. Lo annuncia la stessa associazione di
consumatori aggiungendo di aver presentato oggi l´esposto.
Il Codacons annuncia anche un mega ricorso collettivo contro
i tagli degli organici. Nelle classi in cui si inseriranno
più di 25 alunni per sopperire alla mancanza di docenti
´tagliati´ dalla Gelmini si commette - afferma l´associazione di
consumatori in una nota - un grave reato: si mette a repentaglio
la sicurezza dei ragazzi e si violano le norme di igiene
pubblica sul limite minimo di spazio che un´aula deve avere".
Il Codacons sottolinea quindi che le norme sulla base delle
quali chiede non solo di avviare l´azione penale contro il
ministro e i direttori regionali, ma anche di sequestrare le
classi illegali, sono, tra le altre, l´art. 5 del D.M.
26.08.1992 "Norme di prevenzione incendi per l´edilizia
scolastica" (che afferma: "il massimo affollamento
ipotizzabile è fissato in 26 persone per aula", considerati 25
studenti e 1 insegnante) e l´art. 12 della legge n. 820 del 1971
(secondo cui "Il numero massimo di alunni che possono essere
affidati a un solo insegnante non può essere superiore a 25
anche ai fini delle attività integrative e degli insegnamenti
speciali di cui all´art. 1".
"E´ dal 1971 che è previsto un limite massimo di alunni per
ogni classe. Prevedere adesso - spiega il Presidente Codacons,
Carlo Rienzi - classi di 30 o 40 alunni è una vera e propria
follia che fa correre inutili rischi a studenti e insegnanti".
Precisando che l´esposto è stato presentato oggi nelle 104
Procure, il Codacons aggiunge che "ora sia i docenti precari
danneggiati dai tagli che le famiglie i cui figli sono messi a
rischio potranno costituirsi parte civile. E quando entrerà in
vigore la class action le famiglie potranno agire rappresentate
dal Codacons per i danni subiti".
Il malcontento dei precari - informa sempre l´associazione -
sfocia anche in un mega ricorso collettivo di almeno 20.000
docenti che aderiranno all´azione legale organizzata dal
Codacons davanti al Tar del Lazio. Nel ricorso si contesteranno
le disposizioni applicative del ministero e le norme sugli
organici.
Un secondo ricorso dei precari non abilitati chiede di
estendere anche a loro il privilegio concesso agli abilitati di
presentare le domande di incarico in più di una provincia.

FONTE WWW.METROPOLISWEB.IT

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