domenica 28 giugno 2009

COSTRETTI AD ANDARE IN PENSIONE (MENO MALE)

■ FONTE DA IL MATTINO

ROMA (28 giugno) - Si allarga la platea di dipendenti pubblici che potrebbero essere costretti ad andare in pensione. Con una norma inserita nel cosiddetto “decreto anticrisi” dell’altroieri, il governo ha previsto che le amministrazioni possano mandare a casa il personale «a decorrere dal compimento dell’anzianità massima contributiva, di 40 anni». Insomma chi ha maturato 40 anni di contributi può essere mandato in pensione con la forza. Non si tratta di una novità assoluta, già il decreto finanziario dello scorso anno aveva introdotto questa sorta di prepensionamento di massa nel pubblico impiego; ora però con questo atto il governo aumenta di parecchio il numero degli interessati. Se finora la soglia per mandare via un dipendente erano i 40 anni di contributi effettivi, con la nuova norma bastano 40 anni di contributi “figurativi”. Cioè si possono includere nel conto anche gli anni del servizio militare e degli studi universitari (ammesso che sia stato pagato il “riscatto”, come fanno molti lavoratori).

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