NAPOLI (27 aprile) - La direzione generale della Asl Napoli 1 è stata occupata dai dipendenti che non si sono visti accreditare lo stipendio; minacciano anche un blocco delle attività, garantendo i servizi minimi.
Sono 10mila i dipendenti diretti della Asl, senza considerate i lavoratori convenzionati. Ogni mese l'Azienda sanitaria paga 68 milioni di euro di stipendi, fondi che venivano trasferiti nelle casse della Asl dalla Tesoreria del Banco di Napoli. Il problema, fanno sapere i vertici dell'Asl, è che «sono state pignorate le anticipazioni di cassa che ogni mese garantivano il pagamento di dipendenti, laboratori, tecnici».
Due settimane fa è intervenuta una sentenza del Tribunale di Napoli che «diffida la Tesoreria del Banco di Napoli ad erogare l'anticipazione di cassa». I fondi, in pratica, non erano pignorabili fino a qualche tempo fa, poi il Governo nazionale, fanno sapere ancora dall'Asl, ha ridotto la moratoria per i pagamenti ai fornitori da 12 a 2 mesi, fatta eccezione per le somme destinate agli stipendi, ma «la sentenza del Tribunale ha di fatto reso pignorabili anche quelle somme».
Per i dipendenti, i tempi per gli stipendi sono lunghi. Il commissario straordinario Maria Grazia Falciatore sta intanto lavorando sul fronte delle transazioni con i creditori. Falciatore ha chiesto un intervento del presidente della Regione Stefano Caldoro e al Governo nazionale per trovare una soluzione che sblocchi i fondi per il pagamento degli stipendi. L'ammontare dei pignoramenti all'Asl è di 330 milioni, risultato dei mancati pagamenti ai fornitori negli anni scorsi. A nulla sono serviti i circa 200 milioni sbloccati in un anno di commissariamento e rimessi in circuito perchè lo sblocco dei pignoramenti ha «aggredito» anche queste somme. Al momento è in corso una riunione tra Falciatore e il sub commissario Giuseppe Zuccatelli.
FONTE:CORRIERE DELLA SERA

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