lunedì 14 febbraio 2011

L'OPERATORE SOCIO SANITARIO

Federazione Nazionale Migep

Coordinamento Collegiato
 



                     Associazione delle Professioni Infermieristiche e Tecniche

operatore socio sanitario (oss) - infermieri generici – psichiatrici – puericultrici –
infermieri extracomunitari – ota – asss – adest -  osa
Sede  sociale via Motta Santa 44 Fondotoce 28924 Verbania tel 0323 496081 – fax 0323 406882  cell. 3387491756
                                                                                       
                                                                                   Al tavolo di lavoro ministero – regioni – oss

A seguito dei  dati pervenuti dalle varie regioni da cui si rilevano comportamenti disomogenei nella effettuazione della formazione. Riteniamo che non deve essere il singolo infermiere o capo sala o ufficio infermieristico o consigli regionali o commissioni tecnico scientifiche a stabilire o dettare accordi e protocolli relativi alle specifiche competenze e alla suddivisone del lavoro dell’oss su quali siano le ulteriore funzionalità.  Dovrebbe il tavolo di lavoro Ministero - Regioni istituito ad analizzare con chiarezza le definizioni degli allegati A B, rivalutando le modalità di formazione che a nostro parere così come sono impostate non vanno bene. Riteniamo opportuno stabilire a nostro giudizio l’istituzione di un istituto tecnico sanitario, vale ossia un corso di scuola media superiore ad indirizzo sanitario, che consenta un processo formativo articolato e approfondito in grado di sviluppare un maggior interesse tra i giovani.


Valle D’Aosta    

Dal  2003/2010 riqualificati     600 oss ( con FSE)

8 corsi  da OSS  (1000 ore) -
3 corsi da Ota /Oss  (150 ore )
15 corsi ancora attivi Adest /Oss ( 160-200-230 ore)

In ambito sociale ha messo in piano tre percorsi formativi per l’ADEST di 160-200-230, di cui 70 ore in ambito sanitario come tirocinio.
Predisponendo un modello di dossier individuale per la messa in trasparenza delle esperienze pregresse e per la raccolta di dati in relazione alle competenze previste dal profilo dell’oss. Costituiendo uno  strumento di valutazione per il riconoscimento di eventuali crediti formativi.

Mentre dei servizi pubblici e del privato sociale proseguirà fino il 2011

In ambito ospedaliero (100) unità la stessa azienda ha provveduto alla riqualificazione

Non si registrano preoccupanti tassi di disoccupazione. Le poche unità di oss non occupati adducono motivazioni riconducibili a scelte personali , o non interesse all’attività oss

Istituendo un tavolo di lavoro per l’istituzione e la gestione del sistema regionale di certificazione e per la costituzione del repertorio degli standard professionali e dello standard formativo proponendo di aumentare la formazione a 1.200 ore del percorso
formativo di base



Sicilia   1000 ore

Si parla di tre mila oss con attestati preso fuori dalla regione Sicilia

È impossibile stabile la quantificazione degli  oss formati nella regione in Sicilia

Faranno pervenire i dati sulla formazione oss delle aziende in quanto hanno avviato una ricognizione dei fabbisogni di operatori socio sanitari

La regione Sicilia pur avendo deliberato dal  2006 con decreto le modalità dei corsi, non ha autorizzato nessuna formazione dell’operatore socio sanitario fuori dalla regione Sicilia e gli attestai presi fuori dalla Sicilia  (Toscana asl 11 Empoli) e da enti non accreditate non sono riconosciuti

Molti hanno preso l’attestato senza frequentare i corsi  altri con ore inferiori
La Regione Sicilia con Decreto 1328 del 24 Maggio 2010 provvede a riordinare in materia organica ed univoca la disciplina inerente l’istituzione dei corsi di formazione professionale di Operatore Socio Sanitario nonché le modalità di organizzazione degli stessi nell’ambito del territorio della Regione Sicilia nonché gli enti accreditati alla formazione.


Formazione

Ha effettuato la formazione solo a fronte di un effettivo fabbisogno rilevato dai servizi socio – sanitari. Fatta da Enti di formazione accreditati

Effettua costante monitoraggio qualitativo e quantitativo su tutti i percorsi formativi

Non si tratta di percorsi proposti con scadenza regolare e continuativa, ma di singoli percorsi formativi rispondenti alle effettive e reali esigenze delle strutture e dei servizi locali-

Non sono stati diversificati percorsi formativi tra sanitario e sociale  all’inserimento nel lavoro..

La non facile convivenza fra oss e l’ infermiere ha portato l’azienda ha porre rimedio ricorrendo a formazioni specifiche, con accordi e protocolli relative alle specifiche competenze e alla suddivisone del lavoro

Alcuni reparti hanno promosso al loro interno brevi e sintetici aggiornamenti per colmare eventuali lacune e  implementare le competenze specifiche del settore

L’oss complementare
Mai attivata.

Non verrà attivata neanche per l’anno prossimo






Attualmente in Sicilia vengono ancora formati gli osa, da enti distribuiti sul territorio della Sicilia  utilizzano fondi europei, chiedendo agli  allievi un costo di 2.500 euro, poi proporgli con altre 2.500 euro il corso da oss.

Stanno partendo da enti privati corsi di oss con formazione complementare a pagamento.

di certo costoro ora si trovano con un attestato non riconosciuto.

Molti hanno conseguito l’attestato anche a Rimini a pagamento.

La Regione Sicilia ha ritenuto riordinare in maniera organica ed univoca la disciplina inerente l’istituzione dei corsi di formazione dell’oss nonché le modalità di organizzazione degli stessi nell’ambito del territorio della Regione Sicilia, annullando i presedenti atti.

La formazione dell’oss non graverà sul bilancio della Regione Sicilia. Gli oneri alla riqualifica del personale interno alle strutture sanitarie graveranno sulle medesime. 


Basilicata 
dal 2003 al 2009 riqualificati 1.388 oss

di cui solo 400 in possesso del titolo  Ota

2003      riqualificati 20
2004      riqualificati 114
2005      riqualificati 305
2006      riqualificati 486
2007      riqualificati 146
2008      riqualificati 157
2009      riqualificati 160



Formazione

Affidata alle aziende sanitarie pubbliche e locali


L’oss complementare

Sono stati predisposti gli atti all’avvio dei corsi per l’ossfc,
 sono ancora all’approvazione amministrativa








Piemonte riqualificati 6.671 oss fino al 2008 + 6000 con moduli integrativi –
   dal 2003/2008 formati 20.719 nel sociale
Viene richiesto il compimento del diciassettesimo anno di età  con un superamento di una prova di ammissione con avviso pubblico. I criteri e le modalità di ammissione sono definite dagli enti gestori dei corsi.
La gestione dei corsi è affidata agli enti delegati dalla regione  e alle AA.SS.RR  in coerenza con la programmazione regionale e provinciale.
I soggetti di cui sopra possono avvalersi di altri soggetti publici o privati.
La prova di ammissione  sarà preceduta da una fase di orientamento  diretta ad individuare le aspettative degli allievi con una prova iscritta e un colloquio mirati alla valutazione. Potranno essere predisposti altri approfondimenti circa le attitudini dei candidati. (flessibilità, disponibilità, autonomia, iniziative). Con una graduatoria degli ammessi, degli idonei, a corso iniziato viene attinto dalla graduatoria degli idonei per il completamento dei posti resi vacanti, compatibilmente con il monte ore previsto per corso.
La prova di ammissione  e valutata da una commissione nominata congiuntamente dagli enti gestori, composta da esperti designati dagli stessi enti gestori o ente convenzionato (referenti della formazione degli enti gestori).
L’ammissione al corso è condizionata dal possesso del certificato di idoneità specifica alle mansioni rilasciato dal medico del ASR.
I docenti sono  scelti  utilizzando i seguenti criteri: operatori dei servizi sociali  e sanitari e degli enti locali e delle AA.SS.RR con esperienze specifica nel settore, con precedenti esperienze nel campo della formazione, esperienze in iniziative attinenti al settore socio – sanitari.  
L’istituzione delle commissioni per gli esami finali è  di competenza delle Province. Consiste in una prova pratica sull’elaborazione di un caso ed un colloquio sul programma del corso o simulazioni. Con un giudizio finale espresso in centesimi. La programmazione dei corsi di formazione sarà annualmente concordata tra le direzioni  regionali sulla base del fabbisogno dei comparti sanitario e sociale. La formazione è stata rivolta prioritariamente ai dipendenti delle strutture sanitarie pubbliche e private, poi ha coinvolto anche gli OTA disoccupati



Veneto

riqualificati dal 2003 /2010 13.803 comunque sfiora le  14 mila unità

2003 riqualificati  2.402
2004  riqualificati 3.160
2005  riqualificati 3.615
2006  riqualificati 2.967
2008  riqualificati 1.659

in relazione al provvedimento del 2008 i dati sono parziali trattandosi di attività formativa ancora in corso entro la fine del 2010 si supereranno i 4.500 qualificati.

Formazione

Si è occupata della definizione degli strumenti operativi per la realizzazione degli interventi formativi, sulla scorta del fabbisogno di volta involta quantificato dalle sopra citate strutturale regionale a eccezione fatta solo per il settore socio sanitario in quanto il fabbisogno formativo e professionale è affidato alla direzione servizi sociali e alla direzione risorse umane e formazione servizio socio sanitario regionale.

Utilizzando fondi europei.

L’obiettivo è stato raggiunto attraverso l’inserimento della figura dell’oss  all’interno della direttiva annuale sulla formazione professionale finalizzata alla lotta contro la disoccupazione.

Formazione 1000 ore

Dal 2003 al 2008  formati 4670 oss con 1000 ore …. occupati 2159

Dal 2003 al 2008 con modulo di 400 ore formati
2001 oss  …… occupati 520


Formazione con moduli integrativi

Adest 50 ore
ota 120 ore
osa 360 ore
ausiliari specializzati 600 ore

dal 2002 ad oggi soni stati avviati 249 corsi di formazione integrativa presso le ARS del Piemonte  rivolta a ota e ausiliari socio sanitari qualificando oltre 6000 operatori.

Affidata alle aziende sanitarie e locali, agli istituti accreditati per poi darle alle province
Impossibile avere un maggior riscontro sulla formazione e la quantificazione

Ci sono ancora molti operatori  non riqualificati da Adest – Osa  in OSS

L’oss complementare

Sono stati predisposti gli atti all’avvio dei corsi per l’ossfc, è tutto fermo la regione non ha adottato nessun atto formale per l’avvio dei corsi in aggiornamento












Oss complementare  qualificati 4.730 OSSS

Dal 2003/2004 formati 2.748
Dal 2005/2006 formati 1.811

In carenza del riconoscimento della suddetta figura nell’ambito sanitario del CCNL del comparto sanità e pertanto del necessario inquadramento giuridico ed economico, l’amministrazione regionale ha deciso di sospendere l’organizzazione dell’evento formativo in questione; pertanto non sono programmati, alla data attuale corsi di 400 ore atti ad acquisire la formazione complementare. in assistenza sanitaria.

Essendoci la necessità di garantire un intervento formativo uniforme da parte delle singole regioni, il Veneto ha delineato che non fosse più coerente con il quadro delineato dall’intervento interregionale. Pertanto nel 2009 ha provveduto alla revoca dei suddetti provvedimenti.


Liguria

qualificati  di prima formazione e riqualificazione  4.535   da osa/adest/ota in oss

2002 qualificati 1.600
2003  qualificati 899
2004 qualificati 508
2005 qualificati 300
2006 qualificati 668
2007 qualificati 225
2008 qualificati 100
2009 qualificati 235

corso di qualificazione 1000 ore con  ulteriore 200 ore di modulo integrativo

nel 2009 partiti i primi corsi finanziati con FSE
con una formazione di 440 iscritti


formazione  1200 ore

corsi di prima formazione indirizzato a disoccupati e non occupati presso strutture sanitarie e socio sanitarie pubbliche, convenzionate e private.

Con il modulo integrativo o telematico di 200 ore lo studente deve dimostrare attraverso una relazione e documenti stages approfondimenti in specifici contesti operativi: utenti anziani, portatori di handicap, utenti psichiatrici, malti terminali, casa – alloggio, RSA ecc 


Oss complementare  300 ore

Non sono stati organizzati corsi di formazione complementare









Trentino Alto Adige

Provincia Autonoma di  Trento  

Dal 2002 al 2010 formati 3.901 OSS

Dal 2000/2010 la provincia di trento ha attivato corsi per oss sia nell’ambito sanitario che sociale che residenziali o semiresidenziali o domiciliari in assistenza di minori e di persone con handicap, con problemi di salute cronica o terminale.

È articolato in due cicli di 1.400 ore complessive di 700 ore di attività teoriche e 700 ore di tirocinio.

I programmi dei corsi si sviluppa in moduli. Tali moduli sono aggregazioni omogenee di obiettivi didattici che concorrono all’apprendimento. Può essere disarticolato in due o più unità formative secondo il principio degli obiettivi didattici.

I dati non sono pervenuti in quanto impossibile avere un maggior riscontro sulla quantificazione nell’immediatezza, stanno aspettando che gli istituti di formazione comunicano i dati. Entro settembre faranno pervenire i dati relativi alla formazione oss istituendo anche un elenco anagrafico regionale.


Formazione

La giunta provinciale autorizzata annualmente l’attivazione dei corsi presso le diverse sedi formative, definendo il numero di posti disponibili. Anche attraverso sedi periferiche al fine di agevolare la frequenza per le persone lontano dai maggiori centri.

Viene inserito nell’equipe assistenziale, rileva i bisogni assistenziali e le condizioni di rischio della persona da assistere attraverso griglie predisposte.

Esegue misure di primo soccorso e di pronto intervento, massaggio cardiaco, manovra heimlich e posizionamento canula di Mayo, prelievo capillare e somministrazione terapia orale.

La commissione tecnico scientifica ha elaborato un progetto per l’operatore socio sanitario a partire dalla definizione del ruolo e delle competenze procedendo ad una scomposizione di competenze. Scomposizione per guidare obiettivi educativi intermedi e agli specifici contesti operativi e competenza della progettazione nelle singole sedi di formazione.

Basandosi sulle competenze necessarie per  affrontare i problemi assistenziali degli utenti, anziché un approccio tradizionale basato sull’insegnamento disciplinare.  Portando una capacità di compiere una certa attività lavorativa in modo tecnologicamente e  operativamente valido, in modo socialmente accettato, e cognitivamente e affettivamente adeguato. Quindi una competenza professionale che assume le stesse dimensioni o componenti del ruolo professionale.














Abruzzo
Formati 3520 oss
2520 OSS complessivamente formati con i corsi ordinari di 1000 ore ( il dato fa riferimento al numero di studenti autorizzati, che non sempre corrisponde al numero di studenti che hanno poi conseguito l’attestato finale; da tener presente che i corsi sono stati sospesi negli anni 2008-2009); riprendendo nel 2010 con un  numero di 90 partecipanti per ciascuna azienda.
circa 1000 OSS formati mediante i moduli integrativi post-base riservato agli ex OTA (in buona sostanza, quindi, si tratta di riqualificazione degli OTA);
chiedendo un versamento di 20 euro per ogni candidato per partecipare alla selezione come rimborso spese non rimborsabile
formazione 1000 ore
non vi è stata una formazione differenziata per O.S.S. operanti in ambito sociale e O.S.S. operanti in ambito sanitario, in quanto – nel rispetto dell’accordo Stato-Regioni che ha istituito la relativa figura – ha ritenuto che la formazione dovesse comunque essere unica ed omogenea per tutti gli O.S.S..
Per ciò che attiene alla organizzazione dei corsi, in assenza delle linee guida ministeriali che avrebbero dovuto individuare i requisiti minimi per l’accreditamento delle strutture formative (art. 2, comma 2, dell’Accordo), ha ritenuto di provvedere alla formazione degli O.S.S. attraverso le Aziende USL regionali, sfruttando all’uopo – in ambito aziendale - le sedi formative accreditate per la formazione universitaria delle professioni infermieristiche e le sedi formative individuate in precedenza per la formazione degli ex O.T.A. (operatori tecnici addetti all’assistenza).






Oss complementare  360  formati con 400 ore


 360 OSSS formati nell’anno 2010 (primo anno di attivazione del modulo di formazione completare in assistenza sanitaria; i corsi presso le Aziende USL regionali stanno terminando proprio in questi giorni).
Al termine dei moduli i corsisti sono sottoposti ad un esame finale consistente in una prova teorica ed una prova pratica.
La prova teorica consiste nella risposta orale  ad una serie di quesiti vertenti sulle materie oggetto di insegnamento.
La prova pratica consiste nella simulazione di un processo assistenziale di competenza.










Provincia autonoma Bolzano

Formazione di  1.100 ore articolate in 650 ore di teoria e 450 di tirocinio.

Formati   dal 2000 al 2009 1.967 oss

2000/2001 formati 145 oss
2001/2002 formati 276 oss
2002/2003 formati 263 oss
2003/2004 formati 234 oss
2004/2005 formati 239 oss
2005/2006 formati 252 oss
2006/2007 formati 174 oss
2007/2008 formati 201 oss
2008/2009 formati 183 0ss

formati da aziende sanitarie e da  scuole prof. Sociali in lingua italiana e tedesca

Ritenendo che l’età prevista all’articolo 7 dell’accordo stato regioni  dovrebbe essere elevata da 17 a 18 anni.

I corsi  vengono fissati annualmente dalla giunta provinciale con il piano formativo annuale.

Qualora il numero sia superiore al numero dei posti procede alla selezione stilando una graduatoria che nel settore sanità sulla base di titoli e di un esame di ammissione.

Il tirocinio è composto da almeno due tirocinii da assolvere in due istituti/strutture diverse /una di tipo prettamente sociale e l’altra di tipo sanitario); ritenendo che i tirocinanti  devono essere affiancati da operatori delle stesso profilo professionale con valutazione degli obiettivi ai fini dell’assolvimento della formazione.

Concedendo per motivi di studio le 150 ore e per le restanti ore di teoria e per il tirocinio viene concessa l’aspettativa per motivi di studio.





Formazione

Evidenzia che la formazione base deve essere impostata in modo tale da garantire l’impegno dei diplomati sia nel mondo sociale che nel mondo sanitario. Tale visione garantisce la flessibilità di necessità del mercato di lavoro di questo profilo garantendo maggior sbocchi di lavoro.

Prevede un tirocinio di 450 ore in uguale modo nel settore sanitario nonché nel settore sociale.

Prevedendo un unico profilo professionale il cui impiego deve essere garantito in entrambi settori. Le citate difficoltà nel svolgere funzioni fuori dalle competenze previste dagli allegati A-B , sono in minor misura deducibili dal fatto di aver impostato una formazione differente quanto più al fatto di dover operare nei due settori diversi, quindi ritiene di circoscrivere meglio le competenze.

Ha istituito moduli integrativi di specializzazione per chi  entra nel settore di psichiatria o in sala operatoria

L’obiettivo del modulo integrativo è quello di preparare personale in grado di collaborare in questi contesti operativi con una durata di 120, ore articolato in 110 ore di teoria e 100 ore di tirocinio nelle rispettive U.O, con un esame finale per  verificare se il candidato possiede le conoscenze e le abilità pratiche per svolgere le attività delle U.O e il rilascio di attestato.










Umbria

Formazione di 1000 ore

DAL 2004/20010    formati 1781 OSS

 Dal 2004 sono stati riqualificati 581 dipendenti con qualifica  OTA  o OSA  e 1200 dipendenti soci lavoratori  e personale dipendente a tempo indeterminato delle cooperative socio-saniatrie.

Sono stati emanati bandi di concorso che hanno consentito l’accesso ai corsi di formazione con conseguimento di qualifica di oss di circa 500 cittadini umbri.

Oss complementare 

A tutt’oggi non ha provveduto alla definizione e alla disciplina della formazione complementare





Formazione

Ha istituto con regolamenti regionale i criteri sull’attività dell’oss, sulle competenze definendo il percorso formativo

Stabilendo entro ogni anno il numero dei corsi da assegnare alle aziende sanitarie ed agli organismi autorizzati e il numero degli operatori sulla base del piano annuale di formazione.

Nominando una direzione didattica composta da un collaboratore professionale sanitario, esperto dirigente in assistenza infermieristica e da un operatore dell’ambito sociale di pari posizione ed ambito funzionale, responsabili degli obiettivi formativi con funzione di direzione del corso.

Istituendo un libretto personale dello studente  dove viene integrato l’iter formativo per l’inserimento lavorativo.

Riconosce gli attestati  rilasciati da altre regioni riconoscendo il titolo dell’oss equipollente con il titolo di  Ota .- Osa  acquisito ai sensi della legge 21 dicembre 78 n 875 con un corso di 600 ore conseguiti prima del 31 luglio 2002

Quantifica il credito formativo da attribuire al titolo di OTA, stabilendo chi ha conseguito tale titolo ai sensi del D.M 295/1991, ha una formazione teorica di almeno 70% delle ore previste, nonché 80 ore di tirocinio. Mentre per chi era dipendente alla data del 30 giugno 2006 presso strutture pubbliche e private con contratto indeterminato gli vengono riconosciute crediti formativi (30 ore per ogni anno di servizio espletato fino ad un massimo di otto anni.) Tale ore vengono aumentato fino al 60% in relazione al grado di attività sociale. Sulla parte di tirocinio viene riconosciuta tutta l’attività lavorativa svolta nell’ambito socio – sanitario e assistenziale..

Per chi ha svolto attraverso l’attestazione di frequenza a corsi di aggiornamento di 32 ore finalizzate all’assistenza socio-sanitario devono frequentare almeno il 70% delle ore formative nonché ulteriori  40 ore. 







Toscana
.                                                                                    

dal 2001 al 2010 riqualificati 14.314 oss

dal 2001/2007 riqualificati 12.375 oss

3.971 oss con 1000 ore riqualificati

8.404 oss formati con moduli integrativi
di cui 5.962 sono AAB – e 2.353 sono OTA

dati presi su 16 aziende in quanto non sempre è facile avere dati del personale dalle varie strutture 

due anni di pausa per determinare un unico profilo senza riscontro positivo.

Ripreso la formazione nel 2008/2009 per 930 posti. domande ricevute 6.510, hanno superato il corso 3199, ammessi 399.

351 frequentano corsi abbreviati con titolo precedente  dipendenti di cooperative e strutture socio sanitarie.

611 con 1000 ore  operatori tra i quali ci sono 399 dipendenti.

44 sono cittadini stranieri ai quali non è riconosciuto il titolo di infermiere o operatori a seguito di gravidanza.

2009/2010 si stanno formando  1006 oss con esami a fine anno



Formazione 1000 ore

Si è avvallata delle competenze e della professionalità esistenti nelle aziende sanitarie o ospedaliere sia sanitario che sociale approvando contestualmente il regolamento del corso anche in mancanza delle apposite linee guida mai emanate dai Ministeri Competenti.

La Toscana nel contesto del proprio sistema sulla formazione nel quantificare il credito formativo da attribuirsi a titoli e servizi pregressi in relazione all’acquisizione dell’attestato oss ha previsto misure compensative qualora la formazione pregressa risulti insufficiente sia nel sanitario che in quella sociale.

per l’ota e AAb- Osa  ha previsto una formazione di 600 ore.

Mentre per gli Ota – AAB –Osa una formazione da 330 ore a 400 ore .

Quindi non esistono due profili di oss. Cosa diversa per il profilo AAB di cui la formazione viene fatta attraverso le agenzie accreditate senza alcuna programmazione per lo più a pagamento e l’impiego è solo ed esclusivamente nel sociale e non possono essere assunti  nel SSN.


Oss complementare 

riqualificati 3.642 osss

Dal 2003/2004 programmati corsi di 500 ore




Marche    formati 1500 oss

Formati  1.200 
300 ancora in formazione

farà pervenire nota ufficiale







Friuli Venezia Giulia

Formati oltre 3.600 oss

La formazione viene fatta in collaborazione con la direzione sanità e politiche sociali.

Dall’anno formativo 1998/199 all’anno formativo dal 2008/2009 sono stati realizzati dalle aziende sanitarie e dagli enti di formazione 178 corsi di formazione per il conseguimento della qualifica di oss.

124 corsi riguardano la formazione di 1000 ore
54 corsi sulla riqualificazione adest – ota  con 200 ore in oss.

Dal 1999 al 2009 formati 2.400 oss  con 1000 ore sostenuta con fondi europei

Dal 2000 al 2004 con finanziamento del servizio sanitario regionale 1200 operatori occupanti presso istituti sanitarie pubbliche e private o altro personale occupato come dipendente o in convenzione presso strutture residenziali pubbliche e private

Adottando dal 1998 la predisposizione e l’attuazione a percorsi di qualificazione, riqualificazione, aggiornamenti con sperimentazione della doppia qualifica adest.ota con qualificazione equipollenti per la riqualificazione in oss attraverso anche misure compensative per le maturità integrate degli operatori /tecnici dei servizi sociali degli istituti professionali di stato finalizzate al conseguimento della qualifica oss o la specializzazione in animazione sociale; la qualificazione post diploma degli stessi e di altri operatori con analoghi crediti formativi ed servizio con competenze minimi e nei processi di assistenza alla persona. Con la riqualificazione degli educatori dell’area minori e dell’area disabili con riqualifica degli educatori dei nidi del comuni di udine.




         
   Oss complementare

Ha individuato le aziende sanitarie come enti gestori dei corsi destinati al personale proprio e delle strutture in convenzione

Dal 2006/2007  al 2008/2009 formati circa 700 operatori oss  complementare per poi sospenderli

Prendendo a carico da parte della direzione centrale  di formazione i progetti formativi presentati dalle aziende con adempimenti amministrativi propri necessari per la certificazione del percorso formativo e di frequenza.

con Delibera regionale del 2004 n 1232, autorizza la formazione con “competenze minime” in assistenza con  sole 200 ore che  non    luogo  all’acquisizione  di  alcun  titolo.

Sono 3 mila gli operatori coinvolti, svolgono la propria attività presso varie cooperative. Conseguentemente ci troviamo di fronte ad un grosso numero di operatori che non hanno i requisiti per poter essere assunti in altre strutture e ancor meno poter partecipare a concorsi pubblici ma svolgono le stesse funzioni dell'oss. e non possono fruire i corsi per oss di mille ore in quanto numero chiuso.









Sardegna

Faranno pervenire i dati  circa 8 mila oss formati dal 2003 al 2008


La formazione oss è stata data all’assessorato del lavoro,  non ci  sono i collegamenti  con i due assessorati, gli stessi funzionari hanno difficoltà a recepire i dati reali.





Oss complementare non si conoscono i dati

Il governo precedente ha avviato a pagamento la formazione oss complementare, senza un termine di limite e di numero.

l’attuale nuovo governo non riesce a stabilizzare questa formazione utilizzano anche diffide verso questi enti di formazione ma senza risultato positivo portando allo sbaraglio totale la formazione.




Calabria  

dal 2004 al 2009 riqualificati  2.289 oss + 1.400

sono in fase di programmazione di percorsi formativi di riqualificazione o qualificazione per 1400 dipendenti delle strutture socio – sanitarie

Formazione 1000 ore

Fatta da Aziende sanitarie provinciali e ospedaliere, istituzioni pubbliche e private accreditate per la formazione.

Parte teorica presso le sedi accreditate, per la parte pratica e tirocinio presso le aziende sanitarie o ospedaliere

L’accesso ai corsi dal 18° anno di età
Istituendo  un libretto personale dello studente  che dovrà essere aggiornato dalla struttura formativa riportando giudizi e valutazioni .


L’oss complementare

Non sono stati autorizzati, ne previsti percorsi formativi per ossfc


Attualmente la formazione di 1000 ore è sospesa


Lazio     5.325 oss  formati dal 2006

Ha previsto circa 8934 oss da formare

Si sono iscritti 6626 – formati 4135 + 1190 in formazione

Formazione complementare
Non sono stati autorizzati, ne previsti percorsi formativi per ossfc









Molise

i corsi sono partiti nel 2005

Sono stati formati 287 oss

Parallelamente all’assessorato alla sanità si è occupato della formazione anche l’assessorato alle politiche sociali

Nel 2004 la giunta regionale delibera una riqualificazione di 111 ota – 328 ausiliari specializzati per un totale di 439 operatori per un totale di 92 posti vacanti.
Stabilendo che il numero da formare nel 2004 non deve essere inferiore alle 30 unità previste per ogni corso effettuato da ogni singola  asl, in quattro anni riservando ogni anno una percentuale di posti pari al 50%   sul totale dei posti complessivi con una riserva del 20% in favore degli ausiliari specializzati, ad eccezione dell’asl 1 alto Molise che potrà effettuare corsi anche in numero inferiore al previsto.

All’interno della rimanente quota del 50% dei posti, il 25% sarà riservato alla riqualifica degli Ota degli Ausiliari Specializzati presso le strutture private e il restante 25% sarà destinato alla formazione degli esterni.

riqualificati da Ota a Oss con 200 ore 96 oss

 riqualificati con 400 ore Ausiliario Specializzazione  101

Per gli esterni provenienti da strutture private  ota – ausiliario specializzate  con mille ore 120 oss

L’ammissione al corso è subordinata al superamento di un test psicoattudinale per gli esterni. Mentre a parità di punteggio per gli ota e ASSS avviene in base al criterio dell’età dando precedenza al più giovane di età.



Formazione complementare

     La formazione è ferma


Manca il sociale che dovrà pervenire

Stanno rilevando il reale fabbisogno dell’oss

Hanno molte richieste da parte di studenti di altre regioni alla formazione oss










Puglia
Formati  3.488 oss
nel  2009 - 842 oss, nel 2010 – 2.646 oss 
La delibera del 2007 stabiliva che il fabbisogno doveva essere determinato dagli Assessorati alla Salute e alla Solidarietà per propria competenza con moduli differenziati nei corsi a seconda delle specifiche utenze e degli specifici contesti operati. Per l’acquisizione del fabbisogno la regione Puglia ha utilizzato nell’arco dei tre anni due diverse modalità, nel 2009 ha chiesto a tutte le strutture sanitarie di rilevare il fabbisogno formativo, e agli enti formativi accreditate i progetti di riqualificazione. Nel 2010 con un unico atto lo stesso dirigente del servizio formazione  professionale ha provveduto a rilevare il fabbisogno formativo limitatamente alle strutture sanitarie e a selezionare i  progetti di riqualificazione degli enti formativi accreditati.

La Puglia intende con il percorso di mille ore costruire un quadro di omogeneità e di equità sia all’interno del settore sociale e sanitario sia nella costruzione di un sistema tendenzialmente armonico ed integrativo tra i diversi servizi. Ritiene che la formazione di tale operatore tra il settore sanitario e sociale deve richiedere interventi di preparazione adeguati ai compiti assegnati dal legislatore. In quanto ricopre numerosi compiti di assistenza diretta al paziente sia nel regime di ricovero, sia in assistenza domiciliare. Mentre nel campo sociale la formazione si caratterizza nell’integrazione di questo operatore con gli altri operatori sanitari e sociali. Essendo la particolare delicatezza per il contatto con  persone ha posto la sua formazione nelle sedi che hanno tradizionalmente formato figure di supporto alle cure sanitarie con un massimo  di 18 allievi per corso. Sulla base del fabbisogno espresso per il 2008 in 1. 600 unità, sono stati stimati in 700 allievi su 1000 ore e 900 unità alla formazione di soggetti occupati con 400 ore  il cui avviso sarà pubblicato nel 2009. Il finanziamento sulla formazione viene finanziato con le risorse del P.O.R. Puglia su un importo stimato a € 7.486.136,20 con una copertura del 100% e un parametro di  costo € 11,00 per ora /allievo
Annualità
Costo di un corso
N corsi oss
2009
€ 198.000,00
37/38
Il 65% e carico del F.S.E, 24,5% a carico del fondo di rotazione come contributo pubblico nazionale, Il 10,5% a carico del bilancio regionale ripartito
all’interno del territorio  con una graduatoria per ciascuna provincia: Bari 38.73% - Brindisi 9,95% - Foggia 17,7% - Lecce 19,86% - Taranto 14,39%. legato ai progetti che verranno presentati, gli enti dovranno dimostrare una spesa dell’80% del primo acconto erogato, dichiarando altresì le ulteriore spese sostenute fino a un massimo del 45% dell’importo ammessa a finanziamento con un saldo pari al 5% a chiusura dell’attività e un 15% del finanziamento deve essere imputate al personale con rapporto di lavoro subordinato, affitto locali, amministrazione, viaggi e trasferte del personale, spese viaggio, vitto e alloggio allievi, mobilio, materiale per ufficio, attrezzature, viaggi di studio, visite guidate,  interventi di accompagnamento e di affiancamento consulenziale, costi di progettazione, analisi e ricerca, elaborazione testi didattici e dispense, ecc. Il regolamento del 2007 dispone che la riqualificazione di OTA  - OSA in OSS deve essere ultimato entro febbraio 2010. Tale disposizione viene suddiviso in 2 linee di azione: La prima a cura del servizio di politiche di benessere sociale e pari opportunità (strutture residenziali e semi residenziali, strutture extra ospedaliere private ed ecclesiastici, aziende pubbliche di servizi alla persona, società che erogano servizi di assistenza di base per l’integrazione di disabili, ADI, SAD. Durata del corso 400 ore. La seconda  e legata agli enti  che devono presentare gli interventi  in formazione superiore o formazione continua.
Su quanto comunicato dal dirigente del servizio programmazione sociale ed integrazione socio – sanitario dell’area politiche per la promozione della salute delle persone  e delle pari opportunità  la stima del personale da riqualificare e di  2.520. unità.
Annualità
Costo di un corso
n. corsi oss
n. di operatori da riqualificare
2010
79.200,00
140
2.520
Tale finanziamento viene finanziato con le risorse del programma operativo regionale Puglia per il FSE con un importo di 11.088.000,00 con un costo di € 11,00 per ora/allievo. Il finanziamento è ripartito in 50% a carico del FSE – 40% a carico del fondo di rotazione – 10% a carico del bilancio regionale.
Con un acconto del 50% ad ogni singolo intervento, con un pagamento intermedio da richiedere entro 2/3 di durata del progetto a rimborso delle spese pari al 90% dell’acconto erogato con un ulteriore 45% di pagamento intermedio  massimo con saldo del 5% a chiusura dell’attività.












Lombardia oltre 28 mila oss

Solo nel 2009    11.067  OSS formati

La regione Lombardia ha provveduto fornire i dati riguardanti il personale OSS in servizio presso le Aziende sanitarie Pubbliche e private

Sul tavolo è emerso circa 28 mila oss formati ma anche loro hanno difficoltà a recepire i numeri esatti.
Anche qui mancano i collegamenti fra i due assessorati.

       Continuano a formare  OSA



anno
2009




dipendenti
contrattista
Ente .SSR
qualifica
attivi
attivi




privato
Ota
2.701
59

Oss
512
0

Sub totale
3.213
59
pubblico
oss
1.136
0

ota
7.854
51

Sub totale
11.067
110





oss
7.230
51

ota
3.837
59

totale
11.067
110








Emilia Romagna

Faranno pervenire i dati

Sono circa 24 mila oss formati

Non sono in grado di quantificare il fabbisogno

Oltre 15 istituti formativi, che hanno formato oss anche provenienti da altre regioni a pagamento,  compresa anche la Sicilia, dove gli sono pervenuti ulteriore richieste da parte di istituti formativi della stessa regione nel formare oss…

Hanno mantenuto un parametro che varia dall’80% al 90% sulla formazione specialmente sul sociale.


Sull’oss Complementare
Non ha avviato nessun corso












Campania

Stanno cercando di raccogliere tutti i dati in quanto la formazione oss è stata gestita completamente a pagamento da istituti privati

Gli ultimi dati sono fermi su circa 26 mila oss formati.

Continuano a formare OSA

Hanno bloccato la formazione oss per aver superato il fabbisogno, molti oss che operano nelle strutture sanitarie sono in attesa di essere riqualificati

Per ovviare alla disoccupazione degli OSS  la regione Campania  ha deliberato la realizzazione di Work Experience. (una programmazione anti crisi) Con decisione della commissione europea  e un finanziamento di 92 milioni di euro. Tale delibera è rivolta alle aziende sanitarie e a enti formativi per l’inserimento lavorativo di oss per sei mesi
La work experience non rappresenta un vero e proprio rapporto di lavoro e le aziende non sono vincolate all’assunzione. Questo strumento da la possibilità di sostenere il processo di accoglienza delle imprese verso i giovani favorendo anche l’inserimento o il reinserimento  lavorativo di soggetti in difficoltà rispetto il mercato del lavoro.

La proposta di istituire l’istituto tecnico sanitario è ampiamente condivisa dai molti lavoratori  anche infermieri condivisione fondamentale per il conseguimento della professionalità occorrente.

Si rileva che dalle documentazioni pervenute da ogni regione, si evince una situazione di comportamenti diversificati nell’attuazione della formazione per mancanza di linee guida omogenee su tutto il territorio nazionale,  mai emanate dai Ministeri Competenti.

Le regioni non avendo linee guida hanno istituito corsi in modo diversificato, partendo dalla formazione fatta nelle asl – enti formativi – privati, enti sociali, assessorato al lavoro, per poi dare alle province o a enti privati a pagamento senza un accredito regionale. Ecco perché intendiamo proporre l’istituzione di un istituto tecnico sanitario per la formazione oss per consentire il conseguimento di una professionalità possibilmente allo stesso livello per tutti gli operatori. Quindi una competenza professionale che assume le stesse dimensioni o componenti del ruolo professionale, prevedendo un unico profilo professionale il cui impiego deve essere garantito in entrambi settori.

In questa situazione, il migep propone il ruolo del tutor. Nasce dall’evidenza di definire un profilo di competenze comuni su cui fondare le funzioni del tutor. Inoltre ritiene che sarebbe opportuno istituire la figura del tutor, da reperire nell’ambito della stessa qualifica che abbia il compito di affiancare gli operatori nei percorsi addestramento e inserimento nelle U.O. Il migep ha stilato un analisi sul tutor oss, un analisi che rientra a pieno titolo negli interventi previsti per potenziare la formazione dell’oss, con l’esigenza di incentivare la congruità fra il percorso formativo e la realtà occupazionale e sociale dell’operatore, essendo l’attività dell’oss una professione in profonda e costante evoluzione. Adottando di un codice deontologico il quale costituisce un punto di riferimento nell’esercizio quotidiano dell’attività professionale, favorendo la collaborazione e l’impegno di tutti gli operatori all’educazione, al mantenimento e al recupero della salute dell’individuo.

La federazione migep considerato che molti cittadini stranieri ai quali non è riconosciuto il titolo di infermiere. Si chiede che venga effettuato una equiparazione alla professione dell’ oss in quanto già in possesso della professionalità infermieristica  conseguita in altro stato, per evitare che questi cittadini stranieri debbano effettuare un ulteriore formazione di 1000 ore per altro a loro spese.






Inoltre si sottolinea che il migep è contrario alla istituzione dell’oss completare, cosi come non è condiviso da altre regioni in quanto trattasi di figura non prevista  nell’ambito sanitario del CCNL del comparto sanità e pertanto al di fuori del necessario inquadramento giuridico ed economico; e dal fatto che è una sorta di operatore di duplice indicazione. A questo punto bisogna capire cosa contenga esattamente l’allegato A? se il profilo dell’operatore socio sanitario è quello di base, non si capisce bene cosa sia quello attuale, in quanto si innesta sul profilo di base. Possono tra loro coesistere queste figure.? Si delinea un operatore molto tecnico e poco preparato su altri fronti.
Si notano due importante carenze nella formazione che alcune regioni stanno effettuando; la poca formazione inerente alla conoscenza delle patologie e alla scarsa importanza data alla relazione con il paziente. È una preparazione molto tecnica in quanto l’istruzione si determina sul legislativo, richiamo alla metodologia del lavoro, richiamo di etica professionale, sull’igiene sanitaria e igiene ambienti, al suo ruolo, solo alcuni accenni alla farmacologia, all’anatomia, curiosamente questa figura conoscerà l’insulina terapia ma non la sua malattia che sta all’origine del bisogno della terapia insuilinica.  Non viene effettuata nessuna selezione attitudinale, ma su anzianità di servizio o frazione di 15 giorni di servizio o tramite  punteggio riportato nell’esame finale di oss.
Riteniamo comunque che se l’istituzione di questa figura deve essere integrata in tutte le regioni, debba essere impiegata esclusivamente in ambito sanitario, in quanto la sua funzione è sanitaria, essendo tale figura nata per acquisire una professionalità sanitaria

Occorre, investire  negli enti formativi di formazione sanitaria con  un massiccio pacchetto di ore, con controllo sulle responsabilità, sull’aspetto economico, quante domande, ed un numero di operatori da formare.

Occorre valutare il fabbisogno del territorio per evitare lo strascico di figure professionali in cerca di occupazione, valutare i carichi di lavoro, occorre definire gli organici, valutare la carenza del personale, prevedere la stabilizzazione del personale precario Ma soprattutto valutare un livello di negozzazzione con scuole pubbliche (istituti tecnici sanitari) con copertura dei fondi europei essendoci la necessità di garantire un intervento formativo uniforme

Ragionando su come può essere organizzata questa formazione, ci si chiede se la figura dell’ l’oss complementare è necessaria così com’è, oppure se non sia possibile ragionare su una figura intermedia autonoma  tra l’oss di base e l’infermiere.

Inoltre dai dati pervenuti sulla riqualificazione da parte delle regioni, con l’elenco nazionale anagrafico come mezzo di censimento organizzata dal migep si rileva che molti operatori che svolgono le loro funzioni nelle cooperative , rsa, fondazioni, enti privati, non sono stati inquadrati nel profilo oss, ma vengono retribuiti ancora nel vecchio livello di appartenenza, con l’obbligo di svolgere funzioni da oss. In molte situazioni l’oss viene usato a svolgere funzioni che esulano le competenze dell’allegato A-B ( somministrazione farmaco, insulina terapia, firmare il quaderno come avvenuta somministrazione terapia, ecg, telemetria, preparazione infusione EV ecc ). E in molti casi neanche l’oss.

La regione Sicilia non riconosce gli attestati presi in altre regioni e da enti non accreditate, a questo punto ci domandiamo cosa determinerà questo mancato riconoscimento degli attestati presi in altre regioni e non convalidate dalla Regione Sicilia? Sappiano che molti già operano nel settore assunti da aziende.

Mancano i dati di alcune regioni, in quanto non sempre è facile avere dati del personale delle strutture  sopratutto private,  convenzionate e del sociale per quanto riguarda la presenza di oss e il loro turn – over, faranno il possibile per comunicare i dati
                                    
                                                                                  Verbania 6 luglio 2010

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